Garantire la business continuity è la sfida di moltissime aziende, in questo periodo. Sfida ancora più ardua per le attività che presuppongono un contatto con il pubblico. Le tecnologie immersive sono uno strumento fondamentale per supportare i processi di business, soprattutto quelli di vendita, superando le attuali difficoltà create dal distanziamento sociale. Frette lo ha capito: lo dimostrano i numeri del loro caso di successo realizzato con noi di AnotheReality.
Digital showroom: un antidoto al distanziamento
Il blocco delle attività, ormai da marzo di un anno fa, ha stravolto il modo di fare business, soprattutto quando l’emergenza è stata prolungata, rendendo chiaro a tutti che sarebbe stato necessario molto tempo prima di poter riprendere le normali attività. Se un mese o due di stop rappresentano un grave problema, ma risolvibile, il perdurare della situazione ha spinto le aziende a trovare soluzioni alternative, puntando sul digitale. Relativamente facile per un ufficio: basta andare in smart working. Ma i negozi? Gli store? Gli showroom? I più smart si sono affidati alla tecnologia e, nel caso di Frette, si è puntato su un Digital Showroom.
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Frette non ferma e prosegue le attività col suo servizio di Virtual Styling
Frette è un’azienda italiana del tessile che opera su scala internazionale nel settore del lusso, uno dei rappresentanti del Made in Italy in tutto il pianeta. È nota per la sua biancheria da letto, da bagno e anche per complementi di arredo. Prodotti che i suoi acquirenti, soprattutto B2B oltre che B2C, amano toccare con mano prima di acquistare, tanto che Frette fa proprio leva sui propri showroom per mostrare le collezioni e concludere i contratti con i buyer.
Il Covid-19 ha inevitabilmente reso impossibile proseguire gli incontri di persona, fatto che ha rappresentato un grosso problema per l’azienda italiana, proprio nel momento della presentazione della nuova collezione Primavera/Estate 2021 ai clienti di tutto il mondo.
Come garantire la continuità del business
quando il mondo era impossibilitato a spostarsi?
Per risolvere il problema, Frette ci ha contattati per realizzare uno showroom virtuale: uno spazio digitale liberamente esplorabile che presenta a 360 gradi lo showroom di Milano, allestito con tutti i prodotti della nuova collezione. Una soluzione destinata alla clientela B2B che grazie alla tecnologia ha potuto esplorare il negozio da remoto, accompagnata da un responsabile dell’azienda, pronto a illustrare i dettagli di ogni prodotto. La possibilità di integrazione dello showroom con un e-commerce supporta ulteriormente il ciclo commerciale, consentendo a Frette di finalizzare le attività di vendita.
CUSTOMER STORY | FRETTE
La tecnologia alla base del Digital Showroom di Frette
Considerati i tempi stretti e la necessità di rendere l’esperienza fruibile da tutti i clienti, per il Digital Showroom di Frette si è scelto di appoggiarsi a tecnologie fruibili da chiunque, usando un normale computer, evitando quindi dispositivi di realtà virtuale, che avrebbero forse aumentato l’immersività e aggiunto il fattore wow, ma allo stesso tempo limitato il potenziale pubblico che, in questo caso, era rappresentato da clienti B2B.
La scelta è ricaduta su una tecnologia apparentemente semplice ma molto efficace: un sito web con esperienza fotografica interattiva a 360°. Un approccio adottato da tempo da musei di mezzo mondo, che hanno così spalancato le porte (virtuali) della cultura a tutti. Frette le ha aperte ai propri clienti B2B che in maniera semplice e intuitiva hanno potuto visitare 24/7 e da ogni parte del mondo lo showroom di via Manzoni spostandosi con semplici clic del mouse, girando lo sguardo in ogni direzione e ottenendo informazioni sui prodotti cui erano interessati.
Cliccando sugli hotspot virtuali i visitatori potevano accedere a dettagli aggiuntivi sullo specifico prodotto, ma in ogni caso venivano accompagnati live da un venditore di Frette che – come avrebbe fatto in un incontro di persona – illustrava le caratteristiche, rispondeva alle domande e gestiva la transazione.
Un modo semplice per accorciare le distanze, ma anche per semplificare i processi: con pochi clic i clienti dell’azienda potevano inserire i loro prodotti nel carrello e poi concludere l’acquisto come in un qualsiasi e-commerce, snellendo in questa maniera anche le procedure contabili.
Un design quindi semplice ma efficace: ambienti a 360° collegati tra loro via hotspot, per visitare i due piani dello showroom in libertà ed esplorare la nuova collezione, disponibile anche da un comodo catalogo accessibile dall’interfaccia del sito web.
Risultati superiori alle attese
Frette ha adottato questa soluzione ponendosi l’obiettivo di contenere le perdite, ma le aspettative non erano elevatissime. I risultati, però, sono stati molto superiori al previsto:
#01 – Invariato il numero degli appuntamenti B2B (30, quando mediamente ne organizzava fra i 25 e i 35).
#02 – Volume di vendite equivalente al 93% di quello raggiunto l’anno precedente, praticamente pareggiando i risultati anche durante questa difficile crisi.
#03 – Apprezzamento da parte dei clienti, i quali hanno speso una media di 2 ore e mezza all’interno del “negozio” in compagnia del venditore.
Cosa viene dopo il digital showroom di Frette?
Il successo superiore alle aspettative ha spinto Frette a proseguire su questa strada: l’esperienza verrà ripetuta, realizzando la replica digitale di altre showroom di Frette ed estesa anche ai clienti finali. Verrà integrato anche un servizio Virtual Styling, dove i clienti saranno sempre accompagnati da un responsabile dell’azienda che li guiderà nella scelta dei prodotti e nel processo di acquisto che, in questo caso, non prevedrà un e-commerce.